lunedì 12 settembre 2011

Intramontabile Montale

Eugenio Montale [12 ottobre 1896 - 12 settembre 1981]


Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.


La mia preferita di sempre.
Chiara

lunedì 5 settembre 2011

Nuovi inizi (e nuove madri)

 Ieri

Oggi

"Non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada"
(M. Murgia, Accabadora, Torino 2009; libro bellissimo, grazie a Matteo)

Buona fortuna, ragazzino mio.

Chiara


giovedì 1 settembre 2011

Romanino e il loro tempo

Romanino a Pisogne (Bs)

"Egli è dunque più moderno di quello che la società e la cultura italiana del suo tempo gli consentisse di essere ed egli sfugge a questa stretta culturale storica in maniera alle volte scomposta, anche questa prefiguratrice di tipi pittorici e di convenzioni di strutture pittoriche future. [...] il Romanino ha prefigurato una Italia che non ci sarebbe stata, una cultura italiana che non ci sarebbe stata, cioè ha prefigurato una cultura italiana quale sarebbe stata se ci fossero state anche in Italia le riforme e quale sarebbe stata se non ci fosse stato il Concilio di Trento."
P.P. Pasolini, in L'arte di Romanino e il nostro tempo. Dibattito tenutosi a Brescia il 7 settembre 1965 in occasione della mostra di Gerolamo Romanino, Brescia 1976, pp. 35, 37

Chiara