Robert Doisneau
Se sei una maestra di arte e immagine nella scuola primaria e sei alle prese con l'ultima lezione dell'anno, non puoi pensare di spiegare i compiti delle vacanze, sistemare le cartellette e basta. Devi far fare anche qualche cosa di divertente! Se per tua sfortuna il cortile della scuola è inagibile e quindi non si può scendere a giocare, l'unica altra alternativa che hai è concedere quello che per tutto l'anno è stato il sogno di ogni bambino: fare un disegno libero.Però siccome vuoi trovare uno scopo pure agli ultimi venti minuti di lezione, ti viene la bella idea di dire: "bambini, disegnate quello che volete ma poi i vostri lavori li ritiro io: scrivete dietro quale lavoro vi è piaciuto di più durante l'anno o quale è il vostro desiderio per il prossimo anno, così magari riesco ad accontentarvi".
Qualcuno ha risposto in maniera molto precisa ("il mio desiderio è se l'anno prossimo facciamo un quadro nuovo di Matisse", "cara maestra Chiara io vorrei fare un bosco con la carta velina, i fiori, l'erba e i sassi"), qualcuno mi ha fatto fare qualche scongiuro ("cara maestra vorrei che il prossimo anno facciamo Il Faraone o lo spazio e spero che ci rivediamo").
C'è chi ha frainteso la mia richiesta ("Per Chiara ti voglio bene. Il mio desiderio è fare la parrucchiera") e chi ha proposto attività inconsuete ("io spero che l'anno prossimo si usa in arte la piuma perchè sarebbe una bella esperienza e poi mi piace tantissimissimo e ancora di più").
C'è chi mi ha commosso per il suo altruismo ("cara maestra quest'anno è stato molto bello per l'anno prossimo vorrei fare di nuovo gli animali, ma accontenta anche gli altri"), chi mi ha commosso e basta ("cara maestra Chiara mi piace tanto far le gite con te e spero che l'anno prossimo ne facciamo molte"), chi mi ha fatto pensare che la grammatica non è tutto ("io voglio bene ha tutti, soprattutto ha te perchè ci fai fare tanti bei lavoretti").
Santa Chiara, Assisi
Ma il meglio del meglio è il commento di una bambina di quarta, che mi ha scritto lapidaria:
"Chiara come faccia non assomigli per niente a santa Chiara e come carattere neanche".
Poi mi ha disegnato un cuore.
Ho riso fino alle lacrime; e tutto sommato mi sa che è quella che ha scritto la cosa più vera.
Giovedì ripeto l'esperimento nelle altre due classi in cui avrò ancora lezione.
State in campana.
Chiara
Applauso.
RispondiElimina...semplicemente straordinario...
RispondiEliminati lascio con una frase di Fabio Volo che mi sembra significativa a proposito: "E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità"...
grande Chiara!!
Chiara i tuoi posto sulla scuola sono fantastici! Li leggo sempre... Brava... Sara Bu
RispondiEliminaGrazie Saretta!
RispondiEliminaIn effetti a scuola per la maggior parte del tempo o grido... o rido!