Edvard Munch, Melancolia, 1894-95, Collezione Rasmus Meyer, Bergen (Norvegia)
Arte è un'immagine convertita in forma, che si affaccia all'esistenza in virtù dei nervi umani. Cuore. Cervello. Occhio."
Edvard Munch scrisse questi appunti tra il 1907 e il 1908 quando passò i mesi estivi nella piccola stazione balneare del Mar Baltico di Warnemunde. Interrogandosi sul rapporto tra arte e natura il pittore norvegese giunse alla conclusione che l'arte non fosse altro che "bisogno umano di cristallizzazione" di un'immagine interiore, immateriale, mentale e universale plasmata tuttavia dall'uomo in una FORMA tangibile e visibile.
Un consiglio: Edvard Munch, Frammenti sull'arte, a cura di Marco Alessandrini, Milano, Abscondita, 2007
Marta
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