domenica 31 gennaio 2010

Report della visita del 30 gennaio 2010: Ultima cena di Leonardo e chiesa di Santa Maria delle Grazie


Grazie a tutti coloro che hanno partecipato ieri alla visita guidata all'Ultima Cena di Leonardo da Vinci! La visita, della durata di poco più di un'ora, è stata divisa in due parti: il gruppo ha visitato prima il Cenacolo Vinciano, entrando nel refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie per poi proseguire la passeggiata nella chiesa stessa, alla scoperta della storia di quello che avrebbe dovuto diventare il mausoleo degli Sforza per volere del duca Ludovico il Moro.
Molte le vicende che i nostri ospiti hanno scoperto ieri: lo sapevate che il Cenacolo di Leonardo non può essere definito propriamente un affresco? E conoscete Donato Bramante, l'architetto che si è occupato del progetto del duca Ludovico il Moro? Se volete scoprire anche voi queste storie e molte altre ancora vi aspettiamo alla prossima visita che si svolgerà sabato 20 febbraio 2010 con ingresso al Cenacolo alle ore 17. Per dettagli, costi e modalità di prenotazione clicca qui 

Marta

venerdì 29 gennaio 2010

Il restauro dei BAGNI MISTERIOSI di De Chirico nel parco della Triennale

l'opera originaria in una foto d'epoca

il complesso scultoreo  prima dei restauri

uno dei due bagnanti prima dei restauri

il padiglione che ospita l'opera dopo i restauri

(tutte le fotografie sono tratte dal sito milano.repubblica.it)

Ricordo perfettamente quando, per prepararmi all’esame di Storia dell’arte contemporanea, ho trascorso molti pomeriggi nei musei e nei luoghi monumentali milanesi alla ricerca di opere che avevo occasione di studiare dal vero. Mi sono incamminata in Parco Sempione, dirigendomi verso il Palazzo della Triennale, alla ricerca dei “Bagni misteriosi” detti anche “metafisici” realizzati dall’ultraottantenne Giorgio De Chirico nel 1973 usando pietra calcarea e conchiglie fossili in ricordo forse delle sue origini greche: materiali che ne hanno tuttavia pregiudicato lo stato di conservazione in questi quarant’anni. La situazione di degrado dieci anni fa era al limite massimo: incuria e vandalismo avevano decretato una morte lenta e tristemente annunciata del complesso monumentale fino a quando Vittorio Sgarbi, che ha preceduto Massimiliano Finazzer Flory all’assessorato alla Cultura di Milano, non ha avviato il progetto di restauro e riqualificazione del monumento che oggi può dirsi concluso. Una vasca, una cabina, due nuotatori, una palla, un cigno, un trampolino, sono stati ripristinati e riportati alla policromia originaria e oggi sono visibili perché protetti da una struttura trasparente. La riapertura non si è svolta senza polemiche soprattutto per quanto concerne l’integrità del gruppo scultoreo. E’ infatti in programma lo spostamento dei due nuotatori nel nuovo Museo del Novecento, sostituiti nella vasca da due copie, decisione dettata secondo Sgarbi da una “completa idiozia feticista”.


L’opera è visibile ogni sabato e domenica nel giardino della Triennale (Viale Alemagna 6) dalle 10,30 alle 17 con ingresso gratuito.

Marta

sabato 23 gennaio 2010

[Ri]dicono di noi: Arte Varese





Ecco un'altra  segnalazione da parte di Arte Varese sul nostro lavoro; grazie di nuovo!
Oggi abbiamo replicato la visita alla Scala e la prossima settimana tocca al Cenacolo: i posti sono esauriti ma proporremo presto altre date.
Date un'occhiata al nostro sito: troverete, oltre ad una nuova grafica, il calendario dei nostri appuntamenti.
Chiara

A proposito di scuola




Un consiglio:  Antonio Albanese, l'esordio del professor Duccio Troller

Chiara

giovedì 21 gennaio 2010

Analisi d'opera in quarta elementare




M. Chagall, Il violinista verde, 1923, New York, Guggenheim Museum

Maestra: "Bambini oggi facciamo la verifica su questo dipinto. Ora vi leggo le domande e mi dite se c'è qualcosa di poco chiaro. Allora, prima domanda: come si intitola il dipinto?
Bambini: "... [silenzionsi e sorridenti]"
Maestra: "Come si chiama il pittore che l'ha realizzato?"
Bambino alza la mano: "Maestra, ma se sbagliamo a scrivere il nome?"
Maestra: "Non vi preoccupate, ve lo correggo io. Continuiamo con le domande [...]"

E così la maestra, arrivata a casa, si appresta a scoprire in quanti modi si possa scrivere Chagall: Cagal, Scagal (il più gettonato), Sciagal, Cshagall, Siagal, perfino l'estroso Scia Gall...
Finchè le capita tra le mani la verifica del bambino che le aveva fatto la domanda, quel bambino così preciso da preoccuparsi di scrivere il nome in maniera corretta; cosa ha scritto? Candischi.

Ecco.
Chiara


domenica 17 gennaio 2010

"Il falò di S. Antonio"

Come ogni anno piazza Motta ha ospitato ieri sera il celebre falò di S. Antonio. La tradizione vuole che si accenda un grande fuoco davanti alla chiesa di S. Antonio, attorno al quale si crea così una graziosa festa con bancarelle che vendono soprattutto piccoli peccati di gola dolci e salati..inoltre è questa l'occasione per esprimere desideri, scriverli sui tradizionali bigliettini e affidarli ai gentilissimi vigili del fuoco che li buttano nelle fiamme in modo che S. Antonio li possa realizzare :)



"Sant'Antoni del purscèl / fam truva un om chel sia bel / damel picul damel grand ma damel mia con stort i gamb" : si pensa che questa fosse una delle richieste più frequenti delle bisnonne varesine..



Ecco il volo dei palloncini che trasportano i bigliettini dei più piccini..

E' sempre piacevole prendere parte ad una tradizione, difficilmente se ne resta delusi perchè la si conosce, ma la maggior parte delle volte se ne apprezza la bellezza di qualche novità!
Elisabetta

sabato 16 gennaio 2010

Dentro e intorno ai cortili del Castello




Balie e bambini (autore anonimo, 1938)


Ragazzini che giocano nella fontana gelata (Federico Patellani, 1946)



Manifestazione monarchica (Federico Patellani, 1946)



Operai metalmeccanici in sciopero (autore anonimo, 1947)

Tutte le foto sono conservate al Museo di Fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi).
Chiara

sabato 9 gennaio 2010

Prossimo appuntamento: I cortili e il Museo d'arte antica del Castello Sforzesco di Milano



Passeggiare nei cortili del Castello Sforzesco di Milano consente di rievocare le presenze storiche che hanno edificato, abitato e frequentato quei luoghi, da Francesco Sforza a Ludovico il Moro. Intrighi di corte, assassini, duchesse imprigionate nelle torri...ma anche feste, sfarzo e divertimenti hanno improntato la storia del castello milanese fino all'avvento delle dominazioni straniere che l'hanno trasformato in una caserma. Dopo gli ingenti restauri di fine Ottocento le sale interne sono state adibite nel corso del Novecento a sede museale ospitante opere d'arte di grande rilievo. SULL'ARTE organizza dunque una visita guidata domenica 17 gennaio 2010  alle ore 15: una passeggiata nei cortili alla scoperta delle vicende sforzesche e un percorso all'interno delle sale del Museo d'arte antica per ammirare i capolavori realizzati da Bonino da Campione, Leonardo da Vinci e Michelangelo.
Per maggiori informazioni clicca qui
Marta

giovedì 7 gennaio 2010

Pensieri Sull'Arte: Bruno Munari



P. Klee, Ancient sound, abstract on black, 1925, Basel, Kunstsammlung

SENZA RAGIONE

1 + 1 = 2
lontano è il sentimento dal calcolo

giallo + blu = centinaia di verdi
lontana è la ragione
dall'arte 


Un consiglio: B. Munari, Teoremi sull'arte, Mantova, Corraini Editore 2003 (I ed. Scheiwiller 1961)
Chiara

martedì 5 gennaio 2010

Al seguito dei tre Re: il corteo dei Magi a Milano

Domani 6 gennaio 2010, appuntamento intorno alle 11 in piazza Duomo a Milano per la partenza del tradizionale corteo dei re Magi che giungerà fino alla basilica di Sant’Eustorgio.



Non tutti sanno infatti che la basilica che sorge in fondo a Corso di Porta Ticinese è ricordata dai milanesi come la Basilica che custodì le spoglie dei Magi fino al 1164, anno in cui furono traslate nella città tedesca di Colonia. E’ la leggenda a raccontarci il loro arrivo nella città di Milano: nel IV secolo lo stesso Sant’Eustorgio condusse da Gerusalemme i santi corpi dei Magi su un carro trainato da due mucche; durante il viaggio tuttavia un lupo ne assalì una sbranandola ma il vescovo riuscì ad ammansirlo e lo costrinse a proseguire il viaggio trainando il carro al posto dell’animale ucciso. All’approssimarsi alle porte della città la fatica del viaggio iniziò a gravare sulle due bestie: il viaggio non poté dunque proseguire e il vescovo Eustorgio decise di fare edificare una chiesa suburbana nei pressi di Porta Ticinese nell’esatto punto in cui il carro si era fermato per ospitare le spoglie di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre (che i milanesi ribattezzarono misteriosamente Eleuterio, Rustico e Dionigi).


Le reliquie furono riscoperte solo nel 1158 e custodite nella chiesa di San Giorgio, che sorge sull’attuale via Torino. Nel 1162 invece Federico Barbarossa invase e rase al suolo la città e alla fine dell’assedio, due anni dopo, decise di requisire le reliquie dei Magi per donarle all’arcivescovo di Colonia dove tutt’ora sono conservate.

Marta

lunedì 4 gennaio 2010

Dicono di noi: Arte Varese




Ecco un articolo su di noi; speriamo sia il primo di una lunga serie!
Grazie a Lara Treppiede che lo ha scritto e a tutta la redazione di Arte Varese per l'ottimo lavoro di informazione sulle vicende culturali del territorio varesino.
Chiara



sabato 2 gennaio 2010

Varese: trionfo del liberty


Un simpatico drago - pluviale in ferro battuto, materiale particolarmente utilizzato nel liberty, stile che si sviluppò all'inizio del 1900 e di cui Varese fu grande protagonista.
Elisabetta