venerdì 29 gennaio 2010

Il restauro dei BAGNI MISTERIOSI di De Chirico nel parco della Triennale

l'opera originaria in una foto d'epoca

il complesso scultoreo  prima dei restauri

uno dei due bagnanti prima dei restauri

il padiglione che ospita l'opera dopo i restauri

(tutte le fotografie sono tratte dal sito milano.repubblica.it)

Ricordo perfettamente quando, per prepararmi all’esame di Storia dell’arte contemporanea, ho trascorso molti pomeriggi nei musei e nei luoghi monumentali milanesi alla ricerca di opere che avevo occasione di studiare dal vero. Mi sono incamminata in Parco Sempione, dirigendomi verso il Palazzo della Triennale, alla ricerca dei “Bagni misteriosi” detti anche “metafisici” realizzati dall’ultraottantenne Giorgio De Chirico nel 1973 usando pietra calcarea e conchiglie fossili in ricordo forse delle sue origini greche: materiali che ne hanno tuttavia pregiudicato lo stato di conservazione in questi quarant’anni. La situazione di degrado dieci anni fa era al limite massimo: incuria e vandalismo avevano decretato una morte lenta e tristemente annunciata del complesso monumentale fino a quando Vittorio Sgarbi, che ha preceduto Massimiliano Finazzer Flory all’assessorato alla Cultura di Milano, non ha avviato il progetto di restauro e riqualificazione del monumento che oggi può dirsi concluso. Una vasca, una cabina, due nuotatori, una palla, un cigno, un trampolino, sono stati ripristinati e riportati alla policromia originaria e oggi sono visibili perché protetti da una struttura trasparente. La riapertura non si è svolta senza polemiche soprattutto per quanto concerne l’integrità del gruppo scultoreo. E’ infatti in programma lo spostamento dei due nuotatori nel nuovo Museo del Novecento, sostituiti nella vasca da due copie, decisione dettata secondo Sgarbi da una “completa idiozia feticista”.


L’opera è visibile ogni sabato e domenica nel giardino della Triennale (Viale Alemagna 6) dalle 10,30 alle 17 con ingresso gratuito.

Marta

1 commento:

  1. mi vergogno un po' di non aver ancora visto questa meraviglia, provvederò!
    Grazie Marta!
    Elisabetta

    RispondiElimina