mercoledì 21 aprile 2010

Sul viaggio: Goethe

Tischbein, Ritratto di Goethe, 1787

"E adesso, dopo tutto questo godere di cento e cento cose, sento il richiamo delle sirene d'oltremare; se il vento sarà benigno partirò contemporaneamente a questa mia, essa verso nord, io verso sud. Lo spirito umano soffia incontenibile; in particolare, io provo un forte bisogno di vasti orizzonti. Non tanto il perseverare, quanto il rapido apprendere sarà il punto di mira che dovrà pormi. Se d'un oggetto avrò afferrato solo la cima d'un dito, potrò ben riuscire, ascoltando e pensando, a impadronirmi di tutta la mano" (Napoli, 22 marzo 1787)

Il consiglio:  J. W. Goethe, Viaggio in Italia, traduzione di E. Castellani, Milano 1983.

Chiara

2 commenti:

  1. Che tempismo perfetto! mancano pochi giorni alla partenza.. felicità o terrore?

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  2. "Quando il mio patriarca mi ha portato sulla roccia più bassa della Quebrada, non ha aperto bocca.
    Ha guardato il mare, poi mi ha fissato a lungo, e quando stava per ingrossarsi l'onda giusta, senza togliere i suoi occhi dai miei ha fatto un cenno con la mano, indicandomi la risacca.Mi sono tuffato.
    Vedendolo adesso, da qui, quello scoglio fa ridere, per quanto è vicino all'acqua."

    Pino Cacucci

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