domenica 12 dicembre 2010

Dal "Diario di scuola", parte II

P. Nomellini, Prime letture, 1906, Milano, Museo dell'Ottocento-Villa Reale

"Se voglio sperare nella loro piena presenza, devo aiutarli a calarsi nella mia lezione. Come riuscirci? E' qualcosa che si impara, soprattutto sul campo, col tempo. Una sola certezza, la presenza dei miei allievi dipende strettamente dalla mia: dal mio essere presente all'intera classe e a ogni individuo in particolare, della mia presenza alla mia materia, della mia presenza fisica, intellettuale e mentale, per i cinquantacinque minuti in cui durerà la mia lezione."
[D. Pennac, Diario di scuola]

Chiara

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