domenica 21 febbraio 2010

Sull'arte del fare le mostre


Questa mattina sono andata a Verona per visitare la mostra Corot e l’arte moderna. Souvenirs et impressions. La mia volontà non è però quella di recensire l’esposizione né quella di giudicare la qualità delle opere che ho visto ma vorrei condividere una riflessione. Qual è il senso di una mostra temporanea? Le intenzioni possono essere le più svariate, e permettetemi di aggiungere un desolante “purtroppo”. Ragioni di lustro, economiche, pubblicitarie, ragioni talvolta anche un po’ “politiche”. E quante volte dunque si perde di vista il vero senso di una mostra d’arte? E soprattutto…qual è? Io credo fortemente che ogni mostra temporanea debba avere un senso storico e critico. Un’esposizione temporanea dovrebbe proporre risultati di ricerche in continuo aggiornamento, stimolare il pensiero critico del pubblico, proporre le riflessioni storico-artistiche del curatore. Quante volte mi è capitato di dover rispondere alla domanda: “Com’era la mostra?” ammettendo che “…alcune opere valgono di per sé ma il percorso di mostra non è un granché”. Saranno la mia mentalità da storica, il mio atteggiamento critico, il mio essere insegnante ma io credo fortemente nella qualità di quelle mostre che  propongono il risultato di una ricerca storico-critica (forse più per gli “addetti ai lavori”) che possa essere mostrata, appunto, anche ai “non addetti ai lavori”, stimolando in loro il confronto, la riflessione, il giudizio, coinvolgendoli nel mondo dell'arte in modo consapevole e attivo. Insomma…la mostra che ho visto oggi rientra in questo raro novero di mostre di qualità. A parer mio.

Corot e l’arte moderna. Souvenirs et impressions.
Verona, Palazzo della Gran Guardia
Fino al 7 marzo 2010

Marta

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