giovedì 31 dicembre 2009

Su di noi: Don Chisciotte







[Don Chisciotte] Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
come un vigliacco ozioso sordo ad ogni sofferenza.
Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto
di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso
l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,
e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,
ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo!
Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante
e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,
colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte,
com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte.




[Sancho] Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,
contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore.
E' la più triste figura che sia apparsa sulla terra,
cavalier senza paura di una solitaria guerra
ominciata per amore di una donna conosciuta
dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,
ma credendo di aver visto una vera principessa,
lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.
E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,
non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere
e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini
proprio ieri si è stroncato tra le pale dei mulini.
E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello,
io che sono più realista mi accontento di un castello.
Mi farà governatore e avrò terre in abbondanza,
quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza.




[Don Chisciotte] Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:
per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri!
L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo
anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perchè più che il tempo passa
il nemico si fa d'ombra e s'ingarbuglia la matassa.




[Sancho] A proposito di questo farsi d'ombra delle cose,
l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese
le ha attaccate come fossero un esercito di Mori
ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori
era chiaro come il giorno, non è vero mio signore?
Io sarò un codardo e dormo ma non sono un traditore,
credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane
il solo metro che possiedo, com'è vero che ora ho fame!

[Don Chisciotte] Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e anche se ho una buona vista,
l'apparenza delle cose come vedi non mi inganna,
preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire.

[Sancho] Mio signore io purtroppo sono un povero ignorante
e del suo discorso astratto c'ho capito poco o niente,
ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia
riusciremo noi, da soli, a riportare la giustizia?
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
dove regna il capitale oggi più spietatamente,
riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
al potere dare scacco e salvare il mondo intero?

[Don Chisciotte] Mi vuoi dire caro Sancho che dovrei tirarmi indietro
perchè il male ed il potere hanno un aspetto così tetro
dovrei anche rinunciare ad un pò di dignità
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?








[Don Chisciotte e Sancho Panza] Il potere è l'immondizia della storia degli umani
e anche se siamo soltanto due romantici rottami
sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte,
siamo i grandi della Mancha
Sancho Panza e Don Chisciotte.


[Testo Francesco Guccini, 2000
Acqueforti Bartolomeo Pinelli, 1834]




Grazie a noi tre, per gli slanci generosi, i sogni matti e l'impegno ardimentoso;
ai nostri [preziosissimi] scudieri, e penso soprattutto a Matteo, Antonio ed Ale;
alle nostre ombre confortanti [e ognuna di noi ha le sue].


Grazie a chi ci segue, ci legge, partecipa alle nostre iniziative;
a chi ci incoraggia e ci consiglia;
a chi ci ha [inutilmente] messo in guardia.


A tutti grazie, e buon anno.
L'augurio è che valga sempre la pena di svegliarsi all'aurora.
Chiara

2 commenti:

  1. è un piacere!

    e buon anno a voi

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  2. Grazie all'anima poetica della nostra società per essersi resa portavoce dei nostri auguri "cooperativi" e perchè...mi sono sentita, leggendo questo bellissimo post, sia mittente che destinataria di questi pensieri...

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